CERCASUGOOGLE

spiega cose che qualcuno crede vadano spiegate

Categoria: 2.0

PERCHE’ FARE COLAZIONE NELLA PRIMA MEZZORA

CAZZO, hai ragione. Una forma di ribellione vale l’altra, ma diciamocelo forte e chiaro: NON HA ALCUN SENSO. Esempio: la colazione in pasticceria sulla strada del ritorno dalla disco, cioè nell’ultima mezz’ora. Altro che l’espresso alle sette del mattino, come a dire vita vuota ed autostima in pezzi, voi cazzo di robot preprogrammati con il rifornimento all’automa-ti-co senza alcun momento di creatività pre-lavorativo. Io alla mattina digiuno, come Pannella, come Gandhi, come una cazzo di modella. Se sgarro mi sparo un mandarino, altro che cannoli. Voglio sentire il peso del cibo che mangio, perchè è carburante, serve all’overload, stende, spiana, sgorga dai miei orifizi più indegni, SBOCCARE. Ecco cosa. Caffè e brioche prima di andare a dormire. Finito un concerto a Bologna, tornando in autostrada, cappuccino e muffin. La barista dell’autogrill che ride per come cazzo è ridotta la mia faccia. Niente più file alle sette e mezzo per prendere un cappuccino in qualche bar milanese del cazzo con cameriere magrebino in livrea che ti chiede se lo vuoi macchiato caldo o freddo. Io il mio cappuccino me lo fo alle tre del pomeriggio, mezz’ora dopo pranzo e venti minuti prima di cena. Accompagno con tramezzino ai cardi prosciutto e mi ci faccio versar sopra un po’ di rosolio, ecco cosa. Cappuccino alla besciamella nemoetnico, radere al suolo la tradizione radere al suolo lo stato italiano e l’impossibilità di un cambiamento, puntare la sveglia alle quattro di notte, sei redbull alla goccia e tornare sotto il piumone aspettando comatose che entri in circolo. RIVOLUZIONE, prendere la bastiglia a forza di cappuccini random. Il barista ha finito il latte Alta Qualità alle sei del pomeriggio? Avviso di sfratto, ronde cittadine, esercito. Violenza sui giovani, il nostro futuro, pasta ai fagioli fumante appena svegli, così col cazzo che te ne torni a casa un’altra volta con il tuo cazzo di hangover. Yes-we-can. Lo diceva pure Bob Mould: Revolution starts at home, preferably at the bathroom mirror. Ma anche al bar dei bucaioli di fronte al liceo. EMBARGO!
Da monolocalgarage.

“VASCO BRONDI” CULO

bolletta (una bolletta della luce manifesta il proprio dissenso contro Vasco Brondi)

Entrando in treno, nelle nostre periferie lunari. Le cicatrici sui volti dei maghrebini distrutti. Come dei paracarri. come i nostri sentimenti computerizzati. Per incontrarti su internet dopo tredici ore che lavori. E dici che quando torno dobbiamo farci gli esami del sangue. Le nostre anime inaccessibili le abbiamo intossicate. Le nostre scenografie non sono ancora crollate. e la visita te l’hanno fissata tra tre mesi. intanto dici che è meglio se non scopiamo o se scopiamo il meno possibile. più o meno. Il TUO sarà culo, quella di Vasco è CLASSE, coglionazzo (op.cit.).
Scherzo, ma nemmeno tanto. L’irresistibile ascesa de Le Luci della Centrale Elettrica da barista della provincia di Ferrara a nuova sensazione del cantautorato italiano è tutto men che una questione di fortuna. Nessun singolo beccato per caso da una campagna pubblicitaria, nessuna suoneria da scaricare da siti a pagamento con contratti capestro del cazzo, solo canzoni scritte di proprio pugno, chitarre acustiche e tanto tanto passaparola. Fino ad un disco per La Tempesta, un libro, concerti sold-out, il premio Tenco. Mica cazzi, e nemmeno culi. Per così dire. Da groundnoise.

(foto del sedere di Vasco non le ho trovate. Ad essere franco, nemmeno cercate. Un po’ di rispetto).

CANZONE CHE È USCITA DA POCO IN INGLESE DI UN MASCHIO

Ce l’avevo sulla punta della lingua, davvero. CAZZO, non mi viene in mente. La stavo cantando proprio l’altro giorno sotto la doccia.

No, niente. Era un pezzo dei Rammstein in tedesco.
In INGLESE? Sicuro?
Non un pezzo un po’ vecchio? mi ricordo Master Of Puppets ma è un po’ vecchiotta (e beh, sono quattro maschi).
Non so.

(trovata su inkiostro da nuxx)

IMMAGINE RAGAZZE KE SBAGLIA X UN RAGA

Questa ti può servire? (la tua richiesta potrebbe essere considerata ambigua)

LA MIA RAGAZZA NON VUOLE SCOPARE DA DIETRO.

Probabilmente gira ancora su Windows98 e va aggiornata a una nuova versione, ma se è una macchina affidabile probabilmente ci penserei due volte prima di mettermi a fare degli upgrade. Quello della scelta del modello più adatto ad ognuno è un processo estremamente delicato, che passa attraverso un’accurata ricerca metodologica e soprattutto attraverso un criterio di definizione delle proprie esigenze che non ha niente a che vedere con lo shopping. Affidabilità, velocità, precisione, multitasking, trasportabilità, maneggevolezza, estetica, accessori… è una vera e propria guerra, molte persone passano giorni interi sui forum specializzati prima di trovare il modello più adatto. Una cosa molto importante da questo punto di vista è iniziare a mettersi nell’ottica delle idee che -a meno che non si disponga di un budget sterminato- occorre accettare grossi compromessi ed agire in dimensioni di second best. Altro consiglio molto importante: non fare troppo affidamento sulle espansioni. Davvero. Ti conviene orientarti verso un modello efficiente senza prendere in considerazione pericolosi upgrade che potrebbero creare grossi conflitti di sistema e danneggiare irrimediabilmente l’operatività.
Detto questo mi piacerebbe senza dubbio che tu mi mettessi qualche specifica in merito al modello in tuo possesso. Se è stato acquistato da poco ad esempio potresti considerare una permuta con il tuo negoziante, farti rimborsare l’importo della ragazza in garanzia ed aggiungere qualche centinaio di euro per un modello espanso, o un altro modello con la funzione che chiedi… Se invece non è questo il caso dovresti pensare seriamente ad una spesa ex-novo. Ci sarebbe un’altra scelta, vale a dire l’acquisto di un secondo modello compatibile con il vecchio, per espletare certe funzioni particolari e non perdere l’affidabilità del vecchio sistema, ma per come la vedo io lavorare in contemporanea su due macchine può dare grossi problemi di comunicazione e spesso portare più casini e bug di quanti una vita serena possa accettare.

(da cercasugoogle)

COME CERCARE GOOGLE.COM

Vai su google.com e digita google.com nella maschera di ricerca. Tra i primi risultati uscirà una voce con scritto GOOGLE, se ci clicchi sopra sarai arrivato finalmente in google.com.
(referrer di CSG)

SPAZIO TEMPO PER STUDIARE ESEMPI

Seguono nove esempi di spazio e tempo (combinati, per i tuoi studi).  Le parole che descrivono il concetto di spazio sono in neretto, quelle che descrivono il concetto di tempo in corsivo. In uno solo di questi casi i concetti di spazio e tempo sono invertiti: l’esercizio è di trovar la magagna e segnalarla. 

#1
Il primo settembre 1939 Adolf Hitler invase la Polonia e diede inizio alla seconda guerra mondiale.

#2
In questo momento a Cesena tira un gran cazzo di vento,  ed il cielo è coperto.

#3
Nel 1912, in mezzo all’oceano Atlantico, il Titanic è stato colpito da un iceberg ed è affondato.

#4
Ieri sera Luigi si è scopato la sorella sul cofano della vecchia Ritmo parcheggiata nel fienile della sua casa colonica.

#5
Quattordici milioni di anni fa, nella galassia Frestros (a dodici milioni di anni luce dalla terra -chilometro più o chilometro meno), si è spenta la stella Scrobgtry37. Per problemi legati alla velocità della luce ne abbiamo avuto notizie soltanto due milioni di anni fa.

#6
Il venerdì santo del 33 DC un cartello di dottori della legge, farisei e rappresentanti dell’Impero Romano in Palestina portò a termine una manovra di discredito nei confronti di un Gesù Cristo quanto mai in ascesa, facendolo crocifiggere sul monte Calvario tra le urla del popolo ebraico.

#7
Il giorno 23 settembre 2009 una server farm di Google in Groenlandia sbroccherà senza alcuna ragione e stabilirà che in realtà il 23 settembre è il 20 settembre, aggiornando a tale data tutti i documenti che trafficano su Google e creando una discrasia reale di tre giorni che manderà in scompiglio i mercati finanziari e sarà causa diretta dell’aumento esponenziale del consumo di droghe pesanti in ogni parte della terra. Per coprire la magagna di sistema, la mostruosa lobby di Google eserciterà pressioni politiche su ogni reggente della terra per una immediata e definitiva revisione del calendario gregoriano, basata su una serie di premesse scientifiche farlocche ed assolutamente discutibili.

#9
Ieri sono andato a fare un giro in centro a Bologna con la mia nipotina e le ho comprato un gelato al puffo.

(su cercasugoogle)

BLOG CERN ACCELERATORE DI PARTICELLE COME SE SPIEGASSI AL MIO CANE

La tua ricerca segnala due problemi chiave della contemporaneità.
Il primo è quello di una crescente mancanza di comunicazione tra le diverse categorie di esseri viventi, che secondo un ragionevole paradigma evoluzionistico potrebbe volersi ridurre al fatto che l’uomo tiene sempre più in pugno il telecomando dei destini della terra senza mettere a parte delle proprie decisioni nemmeno gli animali a lui più vicini. La cosa è spesso bypassata adducendo scuse ridicole tipo la scarsa capacità storica dei cani di riunirsi in sindacati e creare gruppi di pressione, mentre con l’altra mano l’uomo continua a tenere gli stessi fuori dal mondo segregandoli nelle proprie ville e dando vita ad una vera e propria segregazione di fatto -accentuata dal fatto che la maggior parte degli esseri umani continuano a NON insegnare al proprio animale domestico a leggere e scrivere.
Il secondo grande problema scaturisce per certi versi dal primo, ed è un problema intellettivo di base su cui si fonda lo sfascio delle realtà accademiche contemporanee. L’incremento in termini di volume dello scibile umano porta ad una progressiva settorializzazione della conoscenza, facendo perdere le visioni d’insieme in favore di una branca di specializzazioni pressoché infinita che sta, molto evidentemente, colpendo anche i settori più superficiali della conoscenza e -diciamocelo- lasciando con le pezze al culo tutti i blogger che aspirano ad avere un’idea originale e divertente.
Faceva eccezione il mio caro amico Mauro Tortarellinuzzi, il cui seminale blog-magazine La scienza spiegata al mio Labrador è stato per un paio d’anni un autentico faro nella notte, con i suoi post al fulmicotone fin troppo baldanzosi nello svergognare pagine e pagine di saggistica arrogante e vuota, rendendo accessibile a tutti le più rocambolesche teorie scientifiche moderne e mettendo alla berlina il politichese della comunità scientifica. La chiusura del popolarissimo blog di Mauro, che pagava di tasca sua i collaboratori e non lesinava mai, almeno una volta al mese, un post-editoriale al vetriolo contro i suoi simbolici “nemici” che ingrassano i loro già flaccidi culoni nei centri di ricerca italiani ed internazionali -alla facciaccia degli strali di Renato Brunetta- è stata giustificata da un ridicolo allarmismo -di cui certo avrete sentito parlare- legato proprio al post sull’acceleratore di particelle del CERN: scritto dall’esimio Stefano Spalancato, che (ovviamente in senso ironico) affermò di aver persuaso il suo dobermann dell’assoluta sicurezza degli acceleratori di particelle lanciandone uno in un campo ed addestrandolo a riportarglielo indietro.
Chissà tuttavia quale losca macchinazione si nasconde dietro la chiusura di LSSAML, così evidente nei silenzi privati di Mauro e nel laconico post, ora eliminato, che constava di un suo vecchio ritratto in cui siede avvolto nella penombra del suo studio e della didascalia HANNO VINTO LORO, in un ironico Times New Roman. Per parte mia sono persuaso del fatto che il tempo renderà a Marco il plauso che merita, e che quest’era di vigliacchi e pusillanimi presto o tardi cederà il passo ad un nuovo mondo. Lo schifo non mi permette di commentare il tutto con un’immagine ironica: mi perdonerete un’eccezione. Diego Cajelli, che mi fornisce la chiave di ricerca, si unisce a me nella costernazione per l’ignominiosa fine del nostro comune amico.

VESTITO PER ANDARE A UN CONCERTO

(so che è una chiave già parzialmente sfruttata, ma stanno bombardando di richieste le mie statistiche)

Ed è vero. è un problema. Sempre più difficile è scegliere il logo da sfoggiare con orgoglio ai concerti, perchè la musica ormai è affare davvero di tutti.

Lanciare un messaggio tranciante non basta più.
La maglietta di Superman non basta più.
La maglietta figa dei Motorhead comprata ai banchetti dell’usato (apposta per far vedere ai vostri amici che li ascoltate da prima che esistessero gli hawkwind) non basta più.
La maglietta dei Beatles ai concerti degli Slayer non basta più
La maglietta dei Naked City ai concerti dei Matmos non basta più.
Sono tempi di apertura mentale.
Sono tempi dove ognuno deve far sapere di essere più eclettico e trasversale.
Per venire incontro a questi tempi ci sono due modi:

1) giri con la maglietta di Fastweb sperando che la gente colga l’ironia.

2) Energumen Industries (io) ha lanciato come una bomba sul mercato un nuovo concetto di abbigliamento:

la TWI-SHIRT.

la Twi-Shirt, stampata artigianalmente in serie limitata (se volete ci scrivo pure il numero sopra con i colori a stoffa) e attenta al reale bisogno di mostrare da SUBITO, sotto al palco a qualsiasi concerto, un chiaro spettro di cosa ascolto io a casa, senza che tu mi possa prendere per un metallaro ritardato o per un gay-popper.

il primo take della twi-shirt è una serigrafia Coldplay/Burzum che potete trovare a QUESTO indirizzo.
il secondo take è la maglietta Agathocles/MGMT che vedete qui sopra. Accetto ordini alla mia solita mail, e c’è uno sconto se assieme all’ordine mi mandate una chiave di ricerca davvero figa. I prossimi take in commercio saranno Crass/Myspace, BarackObama/FlavioBriatore e Madonna/Racebannon. Restate sintonizzati.

PASTORE DIY

La chiave di ricerca dell’anonimo navigante, fornita da polaroid, ci mette di fronte ad una chiara realtà: chi considera la pastorizia un settore in via di estinzione farebbe meglio a chiudere quel forno e continuare ad occuparsi d’altro. L’incremento della fotta sociale nei confronti del cibo sano ha ormai definito i confini di un nuovo mercato della qualità alimentare, nel quale l’allevamento industriale in batteria non è contemplato. Il problema legato a tutto ciò è che la pastorizia così come la conosciamo è una sorta di baronato del settore primario, legato a logiche strettamente patriarcali che tramandano l’arte di generazione in generazione di modo che un improvvisato pastore DIY farà sempre fatica a mettere in piedi un’attività altrettanto competitiva. Le skills principali di un pastore infatti sono:
1) la capacità di saper tenere insieme un branco di diversi capi di bestiame in un prato senza che le future bistecche si mettano in testa di andarsene a spasso in giro per posti non appartenenti alla proprietà del pastore stesso e magari venire inopinatamente uccisi da altri prima del tempo;
2) L’expertise necessaria ad approntare un accampamento di fortuna in caso di condizioni meteorologiche sfavorevoli e badando contemporaneamente al branco;
3) L’esperienza che serve a scegliere ed utilizzare un buon cane da pastore;
4) Rudimenti di meccanica per poter aggiustare alla bell’e meglio l’enduro anche in campo aperto, nel caso si usi tale mezzo (cosa che per un pastore ormai pare irrinunciabile);
5) Rudimenti di veterinaria, così da poter impedire la morte prematura di alcune bistecche senza buttar via i soldi per un professionista del settore.
Difficile insomma entrare di punto in bianco e spaccare il culo. Esistono tuttavia diverse sacche di beneficio, specie se sei deciso a diventare pastore DIY per soddisfare il fabbisogno di carne di te e della tua famiglia. Stellina Ichnusa Edizioni, tuttavia, ha dato notizia di voler coprire l’attuale interessa per la figura del pastore DIY e ha deciso di mettere in commercio un vademecum del pastore DIY chiamato Vademecum del Pastore DIY. Prezzo politico, edizione economica. A dicembre nelle migliori librerie.